“Yes!” e “Mama”: i due film israeliani in gara al Festival di Cannes 2025

Spettacolo

di Pietro Baragiola

È ufficialmente iniziata la 78° edizione del Festival di Cannes e quest’anno due film israeliani sono stati selezionati per essere tra i protagonisti di questa prestigiosa competizione: Yes! del pluripremiato regista israeliano Nadav Lapid e Mama dell’esordiente Or Sinai.

“La presenza di questi due progetti al festival è la dimostrazione dell’eccellenza del cinema israeliano, della sua resilienza e del suo impatto sulla scena mondiale nonostante le continue e crescenti tensioni politiche causate dalla guerra a Gaza” ha affermato Lapid al Jerusalem Post.

Solo in questi giorni oltre 380 star di Hollywood, tra cui Richard Gere, Susan Sarandon e Javier Bardem, hanno firmato una lettera aperta criticando la partecipazione di Israele al festival e accusandolo di genocidio a Gaza, senza però mai menzionare gli eventi del 7 ottobre 2023 che hanno fatto scoppiare il conflitto. Eventi che, invece, fanno proprio da cornice alla trama di Yes!.

 

“Yes!” di Nadav Lapid

Nadav Lapid, con il Premio della Giuria di Cannes del 2021

Ambientato all’indomani dell’attacco del 7 ottobre, Yes! racconta la storia di Y, un musicista jazz che fatica ad arrivare a fine mese e sua moglie Jasmine, una ballerina. Come affermato nella sinossi ‘i due vendono la loro arte, anima e corpo all’élite del Paese, portando piacere e conforto ad una nazione traumatizzata dalla strage di Hamas’. Tutto questo cambierà quando a Y viene affidata una missione della massima importanza: comporre un nuovo inno nazionale.

Questo film rappresenta il quinto lungometraggio per Lapid che, già nel 2021, ha vinto il Premio della Giuria a Cannes per Ahed’s Knee mentre nel 2019 il suo Synonyms ha ricevuto l’Orso d’Oro e il Premio della Critica Internazionale al Festival di Berlino. I suoi film sono noti per esplorare temi legati all’identità israeliana, alla libertà artistica e alla critica sociale, come ha raccontato nella sua recente intervista al Jerusalem Post: “non scrivo semplicemente un’autobiografia sotto forma di film ma voglio discutere di questioni sociali rappresentando diversi aspetti della vita.”

Lapid aveva completato la sceneggiatura originale di Yes! (Ken in ebraico) ben prima del 7 ottobre ma diversi ripensamenti lo hanno spinto a continuare a modificare il progetto. Ciò ha causato ritardi nelle riprese che alla fine hanno avuto luogo nel pieno della guerra in Medio Oriente.

Coprodotto dalla casa di produzione israeliana Bustan Films, dalla cipriota AMP Filmworks, dalla tedesca Komplizen Film e da Arte France Cinema, il film include nel cast artisti di fama internazionale come Ariel Bronz, Efrat Dor, Aleksej Serebrjakov e Naama Preis, compagna del regista.

La prima mondiale di Yes! si terrà il 22 maggio e avverrà all’interno della 57° edizione della Quinzaine de Cinéastes, la selezione parallela alla competizione ufficiale.

 

“Mama” di Or Sinai

Girato in lingua ebraica e polacca, Mama segue le vicende di Mila, una donna costretta a lasciare temporaneamente la sua villa sul mare e la sua storia d’amore segreta per tornare dalla famiglia in un remoto villaggio polacco. Ma le cose si complicano quando il tanto atteso ricongiungimento famigliare si rivela ben lontano da come se lo sarebbe aspettato: emergono tensioni e Mila si trova a dover affrontare le conseguenze delle sue scelte passate.

Questo progetto è un punto di svolta per la regista Or Sinai, che nel 2016 ha vinto il concorso Cinéfondation per studenti a Cannes con il suo cortometraggio Anna. In seguito alla vittoria, Sinai ha ricevuto dalla critica del festival la promessa che il suo futuro lungometraggio d’esordio sarebbe stato presentato al concorso, una promessa che oggi è stata mantenuta.

Stella nascente del cinema israeliano, Sinai si è laureata alla Sam Spiegel Film and Television School di Gerusalemme, ha partecipato al Berlinale Talents nel 2015 e il suo primo corto ha vinto anche il premio di Miglior Cortometraggio all’Israeli Academy of Film and Television.

Tra i suoi numerosi lavori c’è la serie televisiva israeliana Shlomi 6 e, più recentemente, il cortometraggio Long Distance, presentato al Festival del Cinema di Haifa nel 2020.

Il suo ultimo film, Mama, è una versione estesa di Anna che ha richiesto ben nove anni di lavoro e la coproduzione tra Adi Bar Yossef della società israeliana Baryo Film & Tv Productions, la polacca Morefilm e l’Italiana Intramovies.

La protagonista è interpretata da Evgenia Dodina e affiancata da un cast eccezionale formato da Arkadiusz Jakubik, Katarzyna Lubik e Dominika Bednarczyk.

Mama rappresenta l’unico titolo israeliano presente nella selezione ufficiale di quest’anno e verrà presentato durante una serie di proiezioni speciali, volte ad esplorare temi personali e politici con audacia e autenticità, che andranno avanti fino alla chiusura del Festival di Cannes prevista per il 24 maggio.

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